In piazza Stradivari una serata “giovane” di festa e ascolti
Il sabato sera è stato tutto per i giovani il 16 settembre in piazza Stradivari, a Cremona, nel contesto del Sinodo diocesano dei giovani.
Una festa tra musica, testimonianze e spazi di ascolto oltre che per un aperitivo, con al centro il protagonismo dei giovani stessi.
“Sinodo sotto le stelle” il titolo della serata, anche se di stelle nel cielo proprio non se ne vedevano a causa del maltempo che comunque, evitata la pioggia, non ha rovinato l’evento, nonostante le temperature non più estive.
Al centro della piazza una suggestiva scenografia: una comoda poltrona rappresentava la camera di un giovane. Richiamando l’invito di Papa Francesco a scendere dal divano, tutt’attorno erano state posizionate alcune porte, aperte sul mondo attraverso alcune tematiche: scelte, lavoro, affetti, dolore, spendere, viaggio, arte. Otto tematiche visivamente approfondite da fotografie. L’installazione, curata dalla Federazione Oratori Cremonesi, è stata ideata in sinergia con i giovani delle associazioni ecclesiali del territorio: Azione
Cattolica, Comunione e Liberazione, Scout e Unitalsi.
Poco distante il palco, posizionato all’imbocco di via Baldesio (per andare in piazza del Comune), sul quale, nel corso della serata, sono saliti alcuni gruppi musicali: la band Gli Habanero, il Coro della gioventù alpina e il Grande coro giovani della Diocesi.
All’imbocco di via Lombardini (quella che porta in pizza della Pace) era allestito, invece, uno spazio informativo sul Sinodo e di ascolto: i giovani che passavano per il centro, infatti, hanno potuto lasciare propri commenti e desideri sulle schede predisposte (ve ne era una anche per gli adulti) attraverso una video-intervista.
Accanto, sotto un grande gonfiabile colorato, l’area aperitivo, a cura dalla comunità dei ragazzi di Cortatano (Caritas), offerti a tutti i passanti.
Durante la serata anche alcuni interventi di testimonianza, a cominciare da quello di Valerio Lazzari, Mariella Pellegrini e Michele Gardani, che hanno raccontato la loro esperienza di servizio nell’Unitalsi.
Sul palco anche il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, che ha invitato i giovani a coltivare il senso della speranza a partire da una foto del 1991 che lo vedeva protagonista, insieme ad alcuni amici, alla Gmg di Częstochowa, in Polonia. Nelle sue parole anche l’auspicio che i giovani possano prendersi cura della loro città, con scelte che inevitabilmente hanno una ricaduta politica. Il tema della gratuità e dello spendersi sino al dono della vita è stato quindi richiamato guardando alle figure di Falcone e Borsellino.
Una foto d’epoca è stato lo spunto anche per l’intervento conclusivo del vescovo Napolioni: un giovanissimo Antonio scout a 17 anni, alle prese con un fuoco da campo che non faceva bollire l’acqua. Stimolato dalle domande di Giovanni Mazzolari, che ha condotto la serata, il Vescovo ha ribadito le ragioni del Sinodo che vede la Chiesa impegnata nell’ascoltare, attraverso i giovani e le loro istanze, la voce del Signore. Un segno di speranza destinato a diventare vita nel cantiere che è la comunità cristiana, senza ricette pronte, ma con il desiderio di guardare sempre avanti.
Il “Sinodo sotto le stelle” è stato uno degli ultimi appuntamenti della fase di ascolto del Sinodo che martedì 19 settembre vedrà darsi appuntamento i giovani lavoratori per un momento di riflessione e confronto [leggi per saperne di più]. Poi, da novembre, sarà la volta degli incontri nelle zone pastorali, cui seguiranno le assemblee sinodali all’inizio del 2018.
ph Diocesi di Cremona