Loreto, dedicato alla Madonna del Rosario il secondo giorno
È stata una giornata impegnativa quella di ieri per i partecipanti al pellegrinaggio dell’Unitalsi Lombarda. La giornata è iniziata alle 7 con la Messa riservata al personale nella Basilica Inferiore, alle 10 la Messa del pellegrinaggio nella Basilica Superiore presieduta da sua eccellenza monsignor Giuseppe Merisi, vescovo emerito di Lodi. Nell’omelia il presule ha ricordato l’origine della festa della Beata Vergine del Rosario dovuta a San Pio V (1571), ha poi illustrato l’importanza e il valore del Rosario a partire dalla preghiera dell’Ave Maria promossa in ambito domenicano fra l’XI e il XV secolo con l’incoraggiamento di tutti i sommi pontefici che hanno definito il Rosario, preghiera semplice, familiare a partire dal suo valore teologico, ecclesiale ed evangelico. Il vescovo ha terminato la sua omelia invitando a recitare il Rosario anche in famiglia e nella comunità con l’esempio dei genitori e degli anziani.
Questo pellegrinaggio alla Casa di Maria ha avuto già nella mattinata un altro momento forte con la visita, guidata da padre Janvier, e il passaggio alla Porta Santa che rimarrà aperta per l’anno giubilare ancora per 12 mesi, si concluderà nel dicembre del 2021. La visita si è conclusa per un primo gruppo di 30 persone nella Santa Casa.
Il pomeriggio è stato caratterizzato dalla riflessione “Dove cerchi Dio?” guidata da monsignor Merisi. Nel suo esordio Merisi ha detto: “Poiché siamo in un santuario mariano chiediamo alla Vergine Maria di aiutarci perché noi si possa incontrare il Signore. Ecco alcune premesse: innanzitutto dobbiamo cercare il Signore e non quello che noi possiamo pensare essere il Signore, non un’immagine che ci siamo fatti di Lui dentro di noi, non un idolo, ma Dio Padre, Figlio e Spirito Santo, il Dio Creatore, Salvatore e Redentore che vive nel Regno che ci spetta, ossia il Paradiso. Seconda premessa: noi dobbiamo cercare il Signore ma con la consapevolezza che Lui ci sta cercando. Dice l’Apocalisse “Io sto alla porta e busso”. Terza e ultima premessa: dobbiamo cercare il Signore con il suo aiuto e con l’intercessione di Maria, ma poi scegliere di stare con Lui facendo della nostra vita una risposta quotidiana al suo amore”. Merisi ha così concluso il suo intervento: “Chiediamo alla Madonna e ai Santi ai quali siamo devoti di farci diventare un esempio per gli altri e di farci elevare lo sguardo alla vita eterna e al Paradiso”. Ha poi voluto chiudere il suo intervento con due frasi di Sant’Agostino: “Signore ti cercherò invocandoti e Ti invocherò credendo in Te, poiché Tu ti sei fatto conoscere”. L’atra frase è: “Dio mio, che cosa sei dunque?”.
La giornata si è conclusa alle ore 21 nella Basilica Superiore con la recita del Santo Rosario alla quale hanno partecipato anche gli amici dell’Oftal guidati dal loro presidente monsignor Paolo Angelino.