
Il Rosario Cei su Facebook il 2 aprile alle 21
[Fonte: Vatican News https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2020-03/in-prima-linea-ascoltare-pregare-informare-coronavirus.html]
La Conferenza episcopale italiana ha invitato a ritrovarsi giovedì 2 aprile, alle 21, per recitare insieme il Rosario che verrà trasmesso da TV2000, InBluradio e sulla pagina Facebook ufficiale della Cei. La preghiera si terrà nella Cappella dedicata a san Giuseppe Moscati, il santo medico, del Policlinico Agostino Gemelli di Roma e si concluderà con una supplica a san Giovanni Paolo II. (BC)

Preghiamo insieme
In questo momento straordinario, dove l’ordinario cui eravamo abituati ha lasciato il posto ad una nuova dimensione di spazio e relazioni, desideriamo cogliere l’opportunità con la creazione di una nuova pagina online sul nostro sito Unitalsi Lombarda per raccogliere strumenti utili alla preghiera.
Vogliamo continuare a sentirci sempre e ancora più di prima “insieme”, insieme vogliamo pregare per tutti, perché da soli non possiamo salvarci.
Preghiamo insieme.
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Forti nella tribolazione. La comunione della Chiesa sostegno nel tempo della prova
Questo libro è un piccolo aiuto offerto a tutti, per saper scorgere e sperimentare nel dolore, nella sofferenza, nella solitudine e nella paura la vicinanza e la tenerezza di Dio. Certo, la fede non cancella il dolore, la comunione ecclesiale non toglie l’angoscia, ma illumina la realtà e la rivela abitata dall’amore e dalla speranza fondata non sulle nostre capacità, ma proprio su Colui che è fedele e non ci abbandona mai.
Il testo si articola in tre sezioni.
Nella prima troviamo preghiere, riti, suppliche per i momenti difficili. Sono testi che provengono da diversi contesti ecclesiali, appartengono a diverse epoche storiche e per questo possono essere una fonte ulteriore di condivisione a livello della Chiesa universale. Ci sono preghiere per i malati, per la liberazione dal male, per affidarci fiduciosi all’azione dello Spirito Santo.
C’è poi una seconda parte, che raccoglie le indicazioni della Chiesa per continuare a vivere e ad accogliere la grazia del Signore, il dono del perdono e dell’eucaristia, la forza delle celebrazioni pasquali, sebbene non possiamo fisicamente partecipare ai sacramenti.
C’è infine la terza parte, che raccoglie le parole che Papa Francesco ha pronunciato a partire dal 9 marzo scorso per sostenere tutta la comunità ecclesiale in questo tempo di prova: sono per lo più le omelie quotidiane della Messa di Santa Marta e i testi degli Angelus domenicali. Ascoltare la sua parola ci aiuta a riflettere e a sperare, ci fa sentire in comunione con Pietro e uniti a lui.
Questo libro che il Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede ha pensato di preparare mettendolo a disposizione di tutti, ha una caratteristica fondamentale: viene aggiornato costantemente, alla luce dei nuovi interventi del Papa e della “riscoperta” di altri tesori della nostra tradizione ecclesiale.
Il libro sarà dunque pubblicato sul sito della Libreria Editrice Vaticana come PDF e potrà essere scaricato gratuitamente. Più volte a settimana, però, verrà aggiornato e sarà dunque nuovamente scaricabile nella nuova versione aggiornata con l’aggiunta dei nuovi testi.
In copertina c’è un’immagine dell’arcangelo Michele, che protegge la Chiesa contro il male e ci sostiene in questa difficile prova, affinché questo male non riesca a ledere la nostra fiducia nel Padre e la solidarietà tra noi, ma diventi un’occasione per guardare a ciò che è davvero essenziale per le nostre vite e per condividere l’amore accolto da Dio fra noi tutti e in modo particolare con chi oggi ne ha più bisogno.
LEGGI IL LIBRO
© Copyright 2020 – Libreria Editrice Vaticana
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Benedizione “URBI ET ORBI” del Santo Padre Francesco
[© Copyright – Libreria Editrice Vaticana]
MOMENTO STRAORDINARIO DI PREGHIERA
IN TEMPO DI EPIDEMIA
Sagrato della Basilica di San Pietro
Venerdì, 27 marzo 2020
«Venuta la sera» (Mc 4,35). Così inizia il Vangelo che abbiamo ascoltato. Da settimane sembra che sia scesa la sera. Fitte tenebre si sono addensate sulle nostre piazze, strade e città; si sono impadronite delle nostre vite riempiendo tutto di un silenzio assordante e di un vuoto desolante, che paralizza ogni cosa al suo passaggio: si sente nell’aria, si avverte nei gesti, lo dicono gli sguardi. Ci siamo trovati impauriti e smarriti. Come i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barca… ci siamo tutti. Come quei discepoli, che parlano a una sola voce e nell’angoscia dicono: «Siamo perduti» (v. 38), così anche noi ci siamo accorti che non possiamo andare avanti ciascuno per conto suo, ma solo insieme.
È facile ritrovarci in questo racconto. Quello che risulta difficile è capire l’atteggiamento di Gesù. Mentre i discepoli sono naturalmente allarmati e disperati, Egli sta a poppa, proprio nella parte della barca che per prima va a fondo. E che cosa fa? Nonostante il trambusto, dorme sereno, fiducioso nel Padre – è l’unica volta in cui nel Vangelo vediamo Gesù che dorme –. Quando poi viene svegliato, dopo aver calmato il vento e le acque, si rivolge ai discepoli in tono di rimprovero: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?» (v. 40).
Cerchiamo di comprendere. In che cosa consiste la mancanza di fede dei discepoli, che si contrappone alla fiducia di Gesù? Essi non avevano smesso di credere in Lui, infatti lo invocano. Ma vediamo come lo invocano: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?» (v. 38). Non t’importa: pensano che Gesù si disinteressi di loro, che non si curi di loro. Tra di noi, nelle nostre famiglie, una delle cose che fa più male è quando ci sentiamo dire: “Non t’importa di me?”. È una frase che ferisce e scatena tempeste nel cuore. Avrà scosso anche Gesù. Perché a nessuno più che a Lui importa di noi. Infatti, una volta invocato, salva i suoi discepoli sfiduciati.
La tempesta smaschera la nostra vulnerabilità e lascia scoperte quelle false e superflue sicurezze con cui abbiamo costruito le nostre agende, i nostri progetti, le nostre abitudini e priorità. Ci dimostra come abbiamo lasciato addormentato e abbandonato ciò che alimenta, sostiene e dà forza alla nostra vita e alla nostra comunità. La tempesta pone allo scoperto tutti i propositi di “imballare” e dimenticare ciò che ha nutrito l’anima dei nostri popoli; tutti quei tentativi di anestetizzare con abitudini apparentemente “salvatrici”, incapaci di fare appello alle nostre radici e di evocare la memoria dei nostri anziani, privandoci così dell’immunità necessaria per far fronte all’avversità.
Con la tempesta, è caduto il trucco di quegli stereotipi con cui mascheravamo i nostri “ego” sempre preoccupati della propria immagine; ed è rimasta scoperta, ancora una volta, quella (benedetta) appartenenza comune alla quale non possiamo sottrarci: l’appartenenza come fratelli.
«Perché avete paura? Non avete ancora fede?». Signore, la tua Parola stasera ci colpisce e ci riguarda, tutti. In questo nostro mondo, che Tu ami più di noi, siamo andati avanti a tutta velocità, sentendoci forti e capaci in tutto. Avidi di guadagno, ci siamo lasciati assorbire dalle cose e frastornare dalla fretta. Non ci siamo fermati davanti ai tuoi richiami, non ci siamo ridestati di fronte a guerre e ingiustizie planetarie, non abbiamo ascoltato il grido dei poveri, e del nostro pianeta gravemente malato. Abbiamo proseguito imperterriti, pensando di rimanere sempre sani in un mondo malato. Ora, mentre stiamo in mare agitato, ti imploriamo: “Svegliati Signore!”.
«Perché avete paura? Non avete ancora fede?». Signore, ci rivolgi un appello, un appello alla fede. Che non è tanto credere che Tu esista, ma venire a Te e fidarsi di Te. In questa Quaresima risuona il tuo appello urgente: “Convertitevi”, «ritornate a me con tutto il cuore» (Gl 2,12). Ci chiami a cogliere questo tempo di prova come un tempo di scelta. Non è il tempo del tuo giudizio, ma del nostro giudizio: il tempo di scegliere che cosa conta e che cosa passa, di separare ciò che è necessario da ciò che non lo è. È il tempo di reimpostare la rotta della vita verso di Te, Signore, e verso gli altri. E possiamo guardare a tanti compagni di viaggio esemplari, che, nella paura, hanno reagito donando la propria vita. È la forza operante dello Spirito riversata e plasmata in coraggiose e generose dedizioni. È la vita dello Spirito capace di riscattare, di valorizzare e di mostrare come le nostre vite sono tessute e sostenute da persone comuni – solitamente dimenticate – che non compaiono nei titoli dei giornali e delle riviste né nelle grandi passerelle dell’ultimo show ma, senza dubbio, stanno scrivendo oggi gli avvenimenti decisivi della nostra storia: medici, infermiere e infermieri, addetti dei supermercati, addetti alle pulizie, badanti, trasportatori, forze dell’ordine, volontari, sacerdoti, religiose e tanti ma tanti altri che hanno compreso che nessuno si salva da solo. Davanti alla sofferenza, dove si misura il vero sviluppo dei nostri popoli, scopriamo e sperimentiamo la preghiera sacerdotale di Gesù: «che tutti siano una cosa sola» (Gv 17,21). Quanta gente esercita ogni giorno pazienza e infonde speranza, avendo cura di non seminare panico ma corresponsabilità. Quanti padri, madri, nonni e nonne, insegnanti mostrano ai nostri bambini, con gesti piccoli e quotidiani, come affrontare e attraversare una crisi riadattando abitudini, alzando gli sguardi e stimolando la preghiera. Quante persone pregano, offrono e intercedono per il bene di tutti. La preghiera e il servizio silenzioso: sono le nostre armi vincenti.
«Perché avete paura? Non avete ancora fede?». L’inizio della fede è saperci bisognosi di salvezza. Non siamo autosufficienti, da soli; da soli affondiamo: abbiamo bisogno del Signore come gli antichi naviganti delle stelle. Invitiamo Gesù nelle barche delle nostre vite. Consegniamogli le nostre paure, perché Lui le vinca. Come i discepoli sperimenteremo che, con Lui a bordo, non si fa naufragio. Perché questa è la forza di Dio: volgere al bene tutto quello che ci capita, anche le cose brutte. Egli porta il sereno nelle nostre tempeste, perché con Dio la vita non muore mai.
Il Signore ci interpella e, in mezzo alla nostra tempesta, ci invita a risvegliare e attivare la solidarietà e la speranza capaci di dare solidità, sostegno e significato a queste ore in cui tutto sembra naufragare. Il Signore si risveglia per risvegliare e ravvivare la nostra fede pasquale. Abbiamo un’ancora: nella sua croce siamo stati salvati. Abbiamo un timone: nella sua croce siamo stati riscattati. Abbiamo una speranza: nella sua croce siamo stati risanati e abbracciati affinché niente e nessuno ci separi dal suo amore redentore. In mezzo all’isolamento nel quale stiamo patendo la mancanza degli affetti e degli incontri, sperimentando la mancanza di tante cose, ascoltiamo ancora una volta l’annuncio che ci salva: è risorto e vive accanto a noi. Il Signore ci interpella dalla sua croce a ritrovare la vita che ci attende, a guardare verso coloro che ci reclamano, a rafforzare, riconoscere e incentivare la grazia che ci abita. Non spegniamo la fiammella smorta (cfr Is 42,3), che mai si ammala, e lasciamo che riaccenda la speranza.
Abbracciare la sua croce significa trovare il coraggio di abbracciare tutte le contrarietà del tempo presente, abbandonando per un momento il nostro affanno di onnipotenza e di possesso per dare spazio alla creatività che solo lo Spirito è capace di suscitare. Significa trovare il coraggio di aprire spazi dove tutti possano sentirsi chiamati e permettere nuove forme di ospitalità, di fraternità, di solidarietà. Nella sua croce siamo stati salvati per accogliere la speranza e lasciare che sia essa a rafforzare e sostenere tutte le misure e le strade possibili che ci possono aiutare a custodirci e custodire. Abbracciare il Signore per abbracciare la speranza: ecco la forza della fede, che libera dalla paura e dà speranza.
«Perché avete paura? Non avete ancora fede?». Cari fratelli e sorelle, da questo luogo, che racconta la fede rocciosa di Pietro, stasera vorrei affidarvi tutti al Signore, per l’intercessione della Madonna, salute del suo popolo, stella del mare in tempesta. Da questo colonnato che abbraccia Roma e il mondo scenda su di voi, come un abbraccio consolante, la benedizione di Dio. Signore, benedici il mondo, dona salute ai corpi e conforto ai cuori. Ci chiedi di non avere paura. Ma la nostra fede è debole e siamo timorosi. Però Tu, Signore, non lasciarci in balia della tempesta. Ripeti ancora: «Voi non abbiate paura» (Mt 28,5). E noi, insieme a Pietro, “gettiamo in Te ogni preoccupazione, perché Tu hai cura di noi” (cfr 1 Pt 5,7).
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Settimana Santa e Pasqua, indicazioni diocesane per le celebrazioni
[Fonte: www.chiesadimilano.it]
Nota del Vicario generale mons. Franco Agnesi a tutto il popolo di Dio della Chiesa ambrosiana
Il Vicario generale della Diocesi di Milano, monsignor Franco Agnesi, ha inviato un comunicato a tutto il popolo di Dio della Chiesa ambrosiana contenente le indicazioni per le celebrazioni della Settimana Autentica e della Pasqua in questo contesto particolare di emergenza.
Il documento (che trovi qui sotto) dopo una introduzione sul significato della Pasqua vissuta in questa condizione, reca indicazioni pratiche per le celebrazioni e riferimenti specifici a tre situazioni particolari: la confessione pasquale, il Fondo San Giuseppe e le Messe di prima Comunione e Cresima.
LEGGI IL COMUNICATO DEL VICARIO GENERALE
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Avvisi dalla nostra Diocesi
A partire da questa domenica 29 marzo e per tutta la Settimana Santa, la Rai non potrà continuare la trasmissione delle celebrazioni come avvenuto finora.
Le celebrazioni, presiedute dall’Arcivescovo in diretta dal Duomo di Milano potranno quindi essere visibili su ChiesaTV (canale 195), in streaming sul portale http://www.chiesadimilano.it e sul canale YouTube http://www.youtube.com/chiesadimilano .
Si potrà anche ascoltarle via radio su Radiomarconi e RadioMater.
Vi chiedo di comunicare e di spiegare queste possibilità ai vostri parrocchiani – soprattutto le persone più anziane o in difficoltà nell’uso corretto di questi strumenti tecnologici – con particolare attenzione alle zone in cui sappiamo che il segnale di ChiesaTV è di difficile ricezione. In questi casi la soluzione praticabile è quella della visione tramite il canale di YouTube attraverso smartphone, tablet, pc o anche sulle recenti SmartTV, cercando all’interno dell’applicazione di YouTube il canale “chiesadimilano”.
Ne approfitto per ricordare le dirette della Settimana Santa:
Domenica 5 aprile ore 11.00 – Domenica delle Palme
Giovedì 9 aprile ore 17.30 – S. Messa nella Cena del Signore
Venerdì 10 aprile ore 15.00 – Celebrazione della Passione del Signore
Sabato 11 aprile ore 21.00 – Veglia Pasquale
Domenica 12 aprile ore 11.00 – Pasqua di Risurrezione
Per le diverse celebrazioni verranno approntati dall’ufficio liturgico dei sussidi per la preghiera domestica che saranno scaricabili dal portale.
Buona Domenica
don Walter Magni Responsabile Ufficio Comunicazioni Sociali Portavoce Arcivescovo
Un’estate al mare
Il tempo corre velocemente, e giorno dopo giorno, eccoci giunti ad un altro laboratorio, un altro pomeriggio da trascorrere insieme ai miei amici, e soprattutto all’insegna delle risate!!!
Nella mia mente, è ancora vivo il ricordo di quando, con l’aiuto dei volontari, abbiamo preparato il tiramisù, e soprattutto quanto il mio palato abbia provato piacere nel gustarlo con i miei cari.
Ma, oggi la posta in gioco è ancora più alta, andremo al cinema; una bellissima proposta, aperta anche ai parenti che vogliono unirsi a noi, e che merita proprio il battito delle nostre mani.
Il ritrovo è fissato per le 15, in sede, all’oratorio di Merate, ma questa volta non prenderemo posto ai nostri soliti tavoli di lavoro; ci trasferiamo nella sala cinema, dove ci mettiamo seduti in poltrona davanti ad un enorme schermo per assistere alla visione del film di Aldo Giovanni e Giacomo dal titolo “Odio l’estate”.
Una bellissima avventura fra 3 famiglie, che non si conoscono tra di loro, e che a causa di un errore da parte dell’agenzia viaggio, hanno affittato la stessa casa, per delle vacanze al mare su di un’isola della Puglia. Sono costretti a vivere tutti insieme, ma dopo varie peripezie, la convivenza li fa avvicinare, trasformando una semplice vacanza di pochi giorni in una grande amicizia.
Siamo solamente nel mese di febbraio, solitamente dedicato al carnevale, ma la visione di questo film, ha permesso ai miei orizzonti di andare oltre, e raggiungere la spiaggia, il mare, gli ombrelloni, i fuochi d’artificio; come se tutte queste cose fossero facili, alla mia portata.
Ma non importa, alla fine mi rendo conto che è alla mia portata riuscire a sentire queste emozioni, e questo mi basta, soprattutto se anche oggi le ho vissute in compagnia dei miei amici.
Quindi, grazie a tutti!!! Carola
Read MoreSiamo noi. 11 febbraio 2020
Martedì 11 febbraio, nel 162° anniversario dell’apparizione della Madonna a Lourdes, la Chiesa ha celebrato la 28a Giornata mondiale del Malato sul tema «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro» (Mt 11, 28).
Monsignor Erminio De Scalzi, Vescovo ausiliare e Vicario episcopale, ha presieduto la celebrazione eucaristica nella Basilica di Santa Maria di Lourdes a Milano.
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11 FEBBRAIO: RAI 1 E TV2000 SPAZIO ALL’UNITALSI
In occasione dell’anniversario mariano e della Giornata Mondiale del Malato, Rai 1 e TV2000 daranno spazio a Lourdes e all’Unitalsi attraverso storie e testimonianze dei nostri barellieri e da un volontario molto speciale, Flavio Insinna.
Ecco i passaggi televisivi in programma:
Martedì 11 febbraio nella trasmissione la “Vita in diretta” in onda su Rai 1 alle ore 17:50 si palerà di Lourdes e di Unitalsi con ospite in studio Suor Maria Traversa e in collegamento Flavio Insinna.
Martedì 11 febbraio su TV2000, nella trasmissione “Siamo Noi”, sarà intervistato Vittorio Micheli e 4 collegamenti in diretta da Milano a cui parteciperanno Graziella Moschino, vice presidente della Sezione Lombarda, in occasione della celebrazione della Santa Messa presso la Basilica Santa Maria di Lourdes a Milano alle ore 15.30 presieduta da Monsignor De Scalzi. Sempre su TV2000 martedì 11 febbraio nella trasmissione “L’Ora Solare“ condotta da Paola Saluzzi, sarà ospite in studio Sabrina Alimonti volontaria della sezione Romana Laziale, che racconterà la sua storia tra pellegrinaggi a Lourdes e volontariato.
Mercoledì 26 febbraio su TV2000 trasmissione “Bel tempo si spera” ospiterà in studio don Andrea Giorgetta dell’Unitalsi che parlerà dell’impegno con i giovani unitalsiani.

Cena d’inCanto – Serata benefica, sabato 7 marzo, ore 20.00
Vi invitiamo a questa magica serata dedicata al cibo, alla buona musica e alla beneficienza. Il ricavato della serata sarà infatti devoluto alla “Casa dei Piccoli F. Frizzi”, la casa di accoglienza di Milano per le famiglie che devono ricoverare i loro bambini in strutture ospedaliere specializzate al di fuori del luogo di residenza.
Vi aspettiamo!