Cena d’inCanto – Serata benefica, sabato 7 marzo, ore 20.00
Vi invitiamo a questa magica serata dedicata al cibo, alla buona musica e alla beneficienza. Il ricavato della serata sarà infatti devoluto alla “Casa dei Piccoli F. Frizzi”, la casa di accoglienza di Milano per le famiglie che devono ricoverare i loro bambini in strutture ospedaliere specializzate al di fuori del luogo di residenza.
Vi aspettiamo!
Read More
Unitalsiadi invernali 24^ edizione – 22-23 febbraio 2020
Anche quest’anno la Sottosezione di Sondrio ci invita alle UNITALSIADI, giornate sulla neve in Valtellina, che si terranno i prossimi 22 e 23 febbraio 2020.
Quella di quest’anno è un’edizione speciale perché andremo a festeggiare la 25° edizione di questo evento! L’invito a partecipare è rivolto a tutti i volontari e disabili delle nostre sottosezioni, ma vogliamo
invitare alla partecipazione in modo particolare i tanti giovani che partecipano ai nostri pellegrinaggi per dar loro la possibilità, oltre che di divertirsi in una 2 giorni di festa, di continuare a sentirsi parte della grande famiglia unitalsiana.
Il costo per la 2 giorni è di 110,00€ a testa, che si riduce a 100,00€ nel caso non si partecipi al pranzo del 22 febbraio. La quota verrà ulteriormente ridotta in caso di partecipazione parziale alla 2 giorni o in caso
di partecipazione di bambini e famiglie.
Le iscrizioni dovranno pervenire, entro il 12 febbraio 2020, alla sottosezione di Sondrio via mail all’indirizzo sondrio@unitalsilombarda.it comprensive degli abbinamenti delle camere per la notte.
Tutti i partecipanti dovranno essere in regola con il pagamento della quota associativa 2020 tramite versamento alla Sottosezione di appartenenza.
Vi aspettiamo!
Read More“Prepariamoci ad accompagnare” – Proposta di formazione
Carissimi volontari,
“entrare in relazione con” le persone fragili che incontriamo nella nostra quotidianità e che accompagniamo nei nostri pellegrinaggi, ci porta ad un’attenta riflessione su cosa ci viene richiesto a livello di sensibilità e capacità. Di sicuro dobbiamo saper “ascoltare”, prestare attenzione, trasmettere vicinanza, assumere una “presenza discreta”.
Diventa fondamentale interrogarsi su questo compito cui siamo chiamati nel nome del Signore per non farci cogliere impreparati nel nostro servizio di carità fraterna.
Abbiamo pensato ad una proposta formativa articolata in quattro incontri rivolta a tutti ed in modo particolare a chi ha svolto o vorrà svolgere ruoli negli staff.
Il desiderio è far vivere un’esperienza di pellegrinaggio dove il nostro “prenderci cura” non lascia nulla al caso: dall’organizzazione, all’operatività, ai momenti spirituali, alla condivisione e al nostro saper servire in comunione con l’altro, perché
Ho imparato che le persone possono dimenticare ciò che hai detto, le persone possono dimenticare ciò che hai fatto, ma le persone non dimenticheranno mai come le hai fatte sentire. (Maya Angelou).
Far sentir bene chi incontriamo è l’augurio che tutti noi ci facciamo per il prossimo anno!
Inizieremo il 1 febbraio 2020 alle ore 9.00 presso la sede regionale in Via Labus 15 a Milano come da locandina allegata con il programma dettagliato delle giornate.
Al fine di organizzare al meglio la proposta formativa, vi chiediamo di confermare entro il 15 gennaio 2020 la vostra partecipazione a: lella@unitalsilombarda.it
Read More
Presentato nuovo libro di Vittore De Carli edito dalla LEV
Il volume di Vittore De Carli “Come seme che germoglia. Sacerdoti nella malattia”, con prefazione del Cardinale Angelo Comastri e pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana che fa parte della collana ‘I volti’, che in questo volume sono rappresentati dai dodici volti che hanno dovuto fare i conti con la malattia o la disabilità. Come non esistono vite di scarto, così non esistono “preti di scarto”, anche quando sono inchiodati ad una carrozzina o ad un letto d’ospedale.
Il libro è stato presentato giovedì 5 dicembre a Palazzo Pio di Roma nella Sala Marconi di Radio Vaticana dopo i saluti del responsabile editoriale della Libreria Editrice Vaticana – Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, fra Giulio Cesareo Ofm Conv., sono intervenuti Paolo Ricciardi, Vescovo Ausiliare di Roma e delegato per la Pastorale Sanitaria; Antonio Diella, Presidente Nazionale Unitalsi. Tra i sacerdoti intervistati dall’autore e presenti in sala don Maurizio Praticello, don Andrea Giorgetta e don Francesco Cristofaro, le cui storie sono narrate nel libro. L’incontro è stato moderato da Anca Martinas, giornalista di Vatican News.
Il Presidente Nazionale Unitalsi Antonio Diella al termine degli interventi ha consegnato a Sua Eccellenza Monsignor Paolo Ricciardi la stola realizzata dalle volontarie dell’Unitalsi in occasione della giornata regionale dei sacerdoti anziani e ammalati, come gesto di riconoscenza per le attività dell’Unitalsi.
“Il testo – spiega De Carli – racconta nella singolarità delle figure e delle vicende, come il prete ammalato o disabile è anzitutto un dono anzi una sfida non solo per la società iper-efficientista di oggi, ma ancor più per la comunità cristiana, chiamata a non emarginarlo bensì a riconoscerlo come motivazione, rinnovando la propria capacità di accogliere e integrare.
Questo libro nasce soprattutto dalla mia esperienza unitalsiana e in particolare nell’organizzare con la sezione lombarda l’annuale pellegrinaggio al Santuario di Caravaggio, l’appuntamento dedicato ai sacerdoti anziani e disabili a cui ha partecipato l’Arcivescovo di Milano Mons. Delpini, Sono tanti, alcuni di loro si sorreggono ancora sulle proprie gambe, altri si aiutano con il bastone, non pochi sono quelli sulla sedia a rotelle loro sono la saggezza infaticabile forza spirituale per i giovani religiosi ma per tutti noi”.
Il libro vuole evidenziare l’importanza della figura del sacerdote, soprattutto nella società contemporanea, che deve lottare contro l’indifferenza per aprire strade a Gesù nel cuore della gente. E, in questa difficile opera di rievangelizzazione, i sacerdoti ammalati sono un sostegno, una forza, un vero carburante che tiene acceso lo zelo degli apostoli di oggi, scrive nella prefazione il Cardinale Comastri, prima di additare l’esempio luminoso di Giovanni Paolo II.
I proventi del libro saranno interamente destinati alla realizzazione di un polo di accoglienza per i genitori costretti a lasciare le loro case per il ricovero dei loro bambini nelle grandi strutture ospedaliere milanesi prendendo spunto dal “Progetto dei Piccoli” di Unitalsi, già in atto in alcune città nazionali. La casa di accoglienza, intitolata a Fabrizio Frizzi, sarà un edificio di tre piani, tutto da ristrutturare, per 250 metri quadrati complessivi e si troverа accanto al Santuario della Madonna delle Grazie all’Ortica.
Il progetto trova casa nella periferia est di Milano, una struttura d’accoglienza per i genitori di bambini ricoverati in ospedale lontano dai propri luoghi di residenza.
Read MoreNumeri, numeri e ancora numeri! – Sottosezione di Merate
Quasi tutti noi che prendiamo parte al laboratorio, bellissima iniziativa organizzata dalla sottosezione UNITALSI di Merate, siamo entrati a far parte di un gruppo sul cellulare, in cui ci scambiamo i saluti quotidiani, barzellette spiritose e simpatiche, catene, ma non solo.
Su quest’ultimo, la nostra carissima direttrice dei lavori ed anche amministratrice del gruppo, ci ricorda quando ci si deve incontrare, cosa portare e la conferma della propria presenza.
Quindi qualche giorno prima del nostro stare insieme, ecco che il nostro cellulare emette il suono per avvisarci dell’arrivo di un messaggio; la domenica successiva non si devono prendere altri impegni.
Anche questa volta, è successo così.
Domenica dobbiamo portare 1 euro, e tanta allegria. Chissà, a cosa serve quella monetina, e soprattutto che cosa ci porteremo a casa!!!
Ahimè, l’anima che da vita a questa iniziativa, colei che da tutta se stessa affinché il nostro stare insieme sia perfetto, oggi non sarà fisicamente presente in mezzo a noi, ma sicuramente nei nostri pensieri ci sarà posto anche per lei. Non dimentichiamoci però, che con noi ci saranno anche tutti gli altri volontari, che solitamente la affiancano e che con il loro affetto sapranno comunque farci trascorrere un pomeriggio sereno, all’insegna dell’allegria e della gioia di stare insieme.
Il ritrovo è fissato per le 15, e una volta giunti all’oratorio di Merate, prendiamo posto al tavolo; ci viene distribuita una matita ed un cartoncino con incollate sopra tre cartelle della tombola. Oggi si gioca!
Un volontario estrae i numeri dal sacchetto, e noi siamo lì attenti più che mai, e speranzosi di avere anche noi quel numero sulle nostre cartelle. Uno dopo l’altro i numeri scivolano via in fretta, e la matita lascia il segno su quest’ultime, avvicinandoci sempre più alla terzina.
Dopo alcune terzine, è la volta ora delle quintine; ognuno di noi vince qualcosa, chi un foulard, chi una crema per il viso, chi una maschera per il viso, qualcuno vince una tazza, e qualcun altro una lavagna magnetica.
Ora è arrivato il momento di fare tombola, tutti noi siamo speranzosi di giungere a questo traguardo, e ognuno di noi fa gli scongiuri che il prossimo numero sia quello vincente. Non dimentichiamoci però, che la tombola è solamente una, e quindi potrebbe toccare a qualcun altro essere il vincitore.
E, al di là di questi bellissimi premi, che sono solamente la parte materiale del gioco, anche oggi come sempre dopo questi pomeriggi passati insieme, ci portiamo a casa tanti sorrisi e gesti semplici fatti con affetto e un cuore grande, come quello che hanno i nostri amici volontari.
Grazie a tutti!
Carola
Read More6RDS all’Autodromo di Monza, 1 novembre 2019
Il 1° novembre l’Unitalsi Lombarda ha rinnovato la sua presenza all’evento “6 Ruote di Speranza” (6RdS), che permette ai disabili di vivere un’emozione rara e indimenticabile a bordo di auto da corsa e storiche, facendo giri in pista ad alta velocità all’interno dell’Autodromo di Monza.
All’evento – organizzato da ormai 33 anni dall’Unione Italiana per la Lotta alla Distrofia Muscolare (UILDM) – hanno partecipato quest’anno più di 350 soci provenienti da tutte le Sottosezioni lombarde.
Nonostante il gran numero, grazie alla disponibilità degli Amici dell’Unitalsi di Vedano al Lambro e del loro parroco don Eugenio, i partecipanti sono stati accolti a “Casa Francesco” e all’oratorio per vivere insieme il momento del pranzo in un’atmosfera famigliare e gioiosa.
Il numeroso gruppo si è poi spostato nella chiesa parrocchiale per celebrare la Santa Messa in onore di tutti i Santi, presieduta dall’Assistente spirituale di Sezione mons. Roberto Busti, e ringraziare per il tempo passato assieme.
Non resta che rinnovare l’invito all’anno prossimo, nella speranza di vedere aggiungersi ai partecipanti volti nuovi ai quali regalare una giornata indimenticabile.
Maria Cristina Porto
Read More
Lourdes, Mons. Herouard e Mons. Ribadeu salutano il Salus
Lourdes. “Ho sempre visto la struttura del Salus dall’esterno e oggi ne prendo visione della sua accoglienza verso i fratelli più bisognosi”. Sono state le prime parole che Monsignor Antoine Herouard, vescovo ausiliare di Lille e nominato recentemente da Papa Francesco delegato apostolico del Santuario di Lourdes, ha pronunciato entrando ieri sera nella struttura unitalsiana. Con lui anche Monsignor Olivier Ribadeu, nuovo rettore del Santuario. Ad accoglierli Monsignor Pierantonio Tremolada vescovo di Brescia, Rocco Palese vice presidente nazionale Unitalsi, Monsignor Giovanni Frigerio assistente Unitalsi Lourdes, Emanuele Boero direttore delle strutture Unitalsi Lourdes. Nella hall Monsignor Oliver e Monsignor Antonie sono stati salutati anche dalla presidenza regionale lombarda composta da Vittore De Carli, Graziella Moschino e dai presidenti delle sottosezioni presenti al Pellegrinaggio. La sezione lombarda ha voluto donare come segno augurante per la nuova missione pastorale, l’opera in seta raffigurante la Madonna di Lourdes datata 1958 e realizzata con 36 fili di seta diversa.
La visita guidata e coordinata da Emanuele Boero ha ripercorso la storia del Salus, a cominciare dall’acquisto di questa struttura negli anni settanta, che si verificò dopo che la famiglia proprietaria al ritorno da un pellegrinaggio in Terra Santa aveva desiderato che questa struttura diventasse una casa per accogliere i sofferenti. In segreteria viene ancora conservata una pietra di quel viaggio nel quale si evince Ex Tumuli lafidibus Lazzari. Particolare attenzione ha richiamato la visita alla Cappella posta al sesto piano con il suo tabernacolo a forma di mondo e i 3 angeli che l’abbracciano. Molti, visitandola, rimangono colpiti da quel Crocifisso che richiama la pesca miracolosa. Durante la spiegazione a Monsignor Antoine su quando fu realizzata questa struttura, i suoi occhi si sono illuminati alla pronuncia della parola di Monsignor Alessandro Plotti che fu ultimo presidente ecclesiastico della nostra associazione. Monsignor Antoine ha dei ricordi personali costruiti nel tempo con Monsignor Plotti ci ha detto “Tanti anni fa una sua parrocchia di Parigi si gemellò con la parrocchia di Alto Pascio in Toscana appartenente alla diocesi di Pisa di cui Monsignor Plotti era vescovo. Ogni anno c’era uno scambio culturale con queste parrocchie”. In uno di questi viaggi fu ricevuto, lui ancora sacerdote, da Monsignor Plotti che lo ospitò nel vescovado dell’arcidiocesi di Pisa. Da lì nacque un’amicizia che vide l’attuale delegato apostolico essere più volte ospite di S.E. monsignor Plotti nella casa paterna di Moltrasio sul lago di Como dove da qualche settimana la salma del Vescovo Sandro riposa nella chiesa parrocchiale. La sua visita non poteva terminare senza una benedizione ai malati presenti in refettorio. A loro ha portato il suo conforto e la sua benedizione salutandoli personalmente uno a uno nei tavoli dove stavano cenando. Si è congedato con un “grazie Unitalsi , verrò ancora a trovarvi”.
Nel congedarsi, a ricordo della serata, il vice presidente Rocco Palese ha consegnato loro 2 sculture raffiguranti Bernardette realizzate da presidenza nazionale in occasione del recente pellegrinaggio a Lourdes.
Read MorePoesie e riflessioni di un medico di base, una raccolta del dottor Giuseppe Bellissimo
di Chiara De Carli
La raccolta “Poesie e riflessioni di un medico di famiglia”- presentazione il 26 ottobre a Capiago Intimiano (Como) in collaborazione con la nostra associazione – è opera di Giuseppe Bellissimo che rivisita passo passo la sua esistenza, da quando studiava per diventare medico alla fede ritrovata grazie al contatto con i pazienti. Le 120 pagine del libro sono suddivise in sei capitoli: “Poesia”, “Lourdes”, “L’amore”, “Il medico”, “La famiglia”, “Non solo amicizia”, così da contestualizzare la composizione delle liriche che fin dai primi versi delineano il ruolo della poesia come mezzo per dare voce a emozioni e riflessioni. In “Forse un giorno”, l’autore si immagina alla fine della vita, esausto, senza forze per lottare, guardandosi dentro e traendo le conclusioni. La riflessione e la tensione verso l’infinito coinvolgono il lettore nel richiamo di eternità. L’autore contempla ciò che può non avere confini, si interroga su quanto possa esistere di intangibile in un mondo tangibile, giungendo alla conclusione che “Solo l’Amore e il Perdono / di Dio sono eterni”. Le liriche che seguono si alternano nella meraviglia che colma l’animo dell’autore e il rifugio che per lui la poesia rappresenta. Nella seconda parte, dedicata ai viaggi a Lourdes con l’Unitalsi, ci sono pagine in cui Bellissimo, in prosa, racconta di ciò che significa per lui il pellegrinaggio pirenaico. Parla dell’aria festosa, dell’emozione alla partenza, ai ritorni intrisi di stanchezza ma anche di gioia e di serenità per quanto vissuto: “Il viaggio del ritorno è uguale a quello d’andata e, quando di primo mattino si giunge a Milano, cominciano i saluti, gli abbracci, le promesse di risentirsi o di ritrovarsi presto. Siamo molto stanchi e le vesti sono sgualcite, ma tutti riportiamo nelle nostre case (…) qualcosa di cui prima eravamo manchevoli: serenità e amore”. Per l’autore Lourdes rappresenta un luogo in cui lasciar andare le proprie angustie, vivere esperienze di vita toccanti, cercando di aiutare i fratelli più bisognosi, rinnovandosi nella spiritualità. La prima poesia rivolta all’Immacolata Concezione è di ringraziamento per quanto svolto nel corso della propria vita. In “Alla Madonna di Lourdes”si rivolge con “Noi abbiamo bisogno di Te: / come un bimbo della mano / della madre”. Per chi conosce Lourdes non è difficile ripercorrere insieme a Giuseppe Bellissimo le emozioni, i luoghi. Tra le tante liriche “Caro Dio ti scrivo” richiama quello di una famosa canzone di Lucio Dalla. La preghiera è vista come una lettera a un amico lontano, “non lo vedi ma sai che esiste e che ti ascolta”, una lettera in cui la preghiera diventa un invito: “Resta con me / Signore”.
Ci sono liriche dedicate all’amore, da quelle composte per il grande amore dell’autore a quelle che trattano di un amore universale, quale quello di Dio per i suoi figli. Si prosegue con la parte dedicata alla professione di Giuseppe Bellissimo, quella medica. In prosa racconta vari incontri con i pazienti nel corso degli anni e consente di immergersi nello stato d’animo di chi si prende cura delle persone. Una professione in cui si alternano momenti sereni a momenti bui, dove la forza e la determinazione nell’infondere coraggio sono fondamentali per andare avanti. Essere medico non è facile, è quasi traumatico. Ogni giorno bisogna dare risposte e la gioia più grande risiede nel vedere “che grazie al tuo aiuto, hai migliorato la salute di un paziente e a volte lo hai salvato”. Le liriche sono componimenti dedicati dal dottor Bellissimo ai propri assistiti, alternate alla riflessione su malattia e sofferenza, il pane quotidiano del medico. Nella penultima sezione Bellissimo mette nero su bianco versi dedicati a ciascun membro della sua famiglia, anche a se stesso. Nella poesia “Mamma” trapelano rabbia e dolore, quasi un grido rivolto verso una madre che a volte ha lasciato prevalere quel suo attaccamento materno sul bene del figlio: “M come malinconia. / Sì, quella che ho visto / negli occhi tuoi / quando io mi sono / da te allontanato”. Sentimenti del tutto opposti a “Sogni, speranze e desideri per mio figlio”: “Noi di giorno in giorno / cresciamo dentro, / e sempre ci confrontiamo”.
La raccolta si conclude con versi dedicati al tema dell’amicizia: “simile all’Amore, / ma non si basa su di un legame fisico, / è invece un grande, necessario / legame d’affinità”.
Read More