L’UNITALSI PIANGE GERMANO BENEDUSI
Scomparso a 78 anni dopo una breve malattia, fu Presidente della Sezione lombarda dal 2001 al 2011, impegnandosi per la sua crescita e prodigandosi nell’assistenza durante i pellegrinaggi
Beato l’uomo che ha cura del debole: nel giorno della sventura il Signore lo libera (Sal 41). Germano Benedusi -morto stamani a Magenta, a 78 anni, dopo una breve malattia – ha fatto sue le parole iniziali del Salmo 41, improntando l’intera sua esistenza a un amore incondizionato per il prossimo, particolarmente per i più deboli.
Fu presidente della Sezione lombarda dal 2001 al 2011, dopo essere stato presidente della sottosezione Magenta-Rho, una delle ultime create in ordine di tempo, nel 1996, dall’allora presidente commendator Carlo Rossi, come ricorda Vittore De Carli (all’epoca segretario). «Germano diede un impulso dinamico alla nostra associazione – dice Luciano Pivetti, attuale presidente regionale -, mettendo a disposizione dell’associazione le sue esperienza e capacità professionali». Qualità che in ambito civile gli valsero l’assegnazione dell’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana e in quello religioso il titolo di Cavaliere dell’Ordine di San Silvestro Papa (riconoscimento attribuito ai laici).
Grazie al suo entusiasmo venne acquistata l’attuale sede di via Labus, abbandonando quella di via della Moscova, ormai divenuta insufficiente per una Sezione lombarda in continua crescita. Durante la sua presidenza venne acquistata anche la Casa della Gioia di Borghetto Santo Spirito. Venne nominato responsabile nazionale dei pellegrinaggi, e consigliere nazionale dal 2011 al 2016. Dedicò particolare attenzione all’assistenza dei bambini disabili, per i quali fece nascere la “Compagnia dei colori”: volontari, per lo più provenienti dal gruppo giovani, che vestiti da clown portavano allegria e intrattenimento agli ammalati, piccoli e adulti.
Germano Benedusi non va ricordato solo per le opere che, in qualità di presidente, concretamente ha saputo realizzare, ma per l’umiltà, l’empatia e la semplicità con cui affiancava Sorelle e Barellieri durante i pellegrinaggi, mettendosi a disposizione di malati e pellegrini, grazie anche alla sua appartenenza all’Hospitalité NDL.
La sua improvvisa scomparsa lascia costernate tutte le persone che hanno avuto l’onore e il privilegio di conoscerlo da vicino, potendone apprezzare le grandi qualità umane. Possa ora contemplare da vicino l’Immacolata Concezione che tantissime volte ha pregato, onorato e servito, negli ammalati, a Lourdes e Loreto.
CONVEGNO OPERATORI SANITARI
MILANO – Si terrà sabato 21 ottobre un convegno formativo per gli operatori sanitari che Unitalsi Lombarda ha organizzato nella sua sede di via Labus a Milano.
Da dodici anni questi incontri sono diventati una tradizione della sezione, come ricorda il presidente regionale Luciano Pivetti: «Abbiamo pensato di offrire alle persone che nella vita e nella nostra associazione sono impegnate in attività di tipo sanitario e assistenziale come medici, infermieri e personale ausiliario delle occasioni formative sulle diverse tematiche mediche, psicologiche, assistenziali e sanitarie senza dimenticare gli aspetti religiosi dei diversi temi che in questi anni abbiamo affrontato. L’obiettivo è quello di sostenere la loro attività di assistenza e cura sia durante i pellegrinaggi sia nello svolgimento della loro professione. E anche quest’anno non volevamo perdere questa occasione».
L’Unitalsi, infatti, non è solo accompagnamento di malati e pellegrini nei santuari mariani, ma soprattutto negli ultimi anni all’interno dell’organizzazione si sono accentuate le attività di volontariato a fianco di anziani e malati, come pure l’attenzione alle diverse fragilità che gli unitalsiani portano avanti a 360 gradi e nel corso di tutto l’anno.
Il tema scelto per il convegno formativo del 21 ottobre è di particolare interesse: “VULNOLOGIA CON E SENZA POMPA A PRESSIONE NEGATIVA (NTP)”. Interverranno come relatori il dottor Riccardo Bertoletti, Direttore Sanitario dell’Ospedale VALDUCE di Como e il dottor Mario Botta, cardiochirurgo, entrambi medici unitalsiani.
Vulnologia è una parola di origine latina, “vulnus”, ossia ferita, che indica quella branca della medicina che si occupa delle lesioni cutanee che hanno una lenta guarigione, le così dette ulcere cutanee croniche o piaghe da decubito, con perdita di tessuto, che si forma quando una ferita non guarisce spontaneamente.
È una condizione molto frequente soprattutto negli anziani e nei pazienti affetti da malattie vascolari e cute fragile.
La cura delle ferite difficili passa attraverso le opzioni cliniche tecnologicamente avanzate (medicazioni avanzate, gel piastrinico, cute ingegnerizzata, terapia continua a pressione negativa meglio conosciuta come VAC therapy, terapia cellulare, ecc.) con il solo e unico scopo di ridurre i tempi di guarigione.
È un argomento totalmente nuovo nel campo medico e soprattutto curativo che si propone di affrontare problemi di difficile soluzione con nuove forme terapeutiche di avanguardia.
Conclusioni e valutazioni saranno a cura del responsabile medico di Unitalsi Lombarda, ladottoressa Beatrice Morandi.
Il convegno, promosso in collaborazione con l’Azienda Territoriale Sanitaria “Insubria” di Como e Varese, in programma (ore 9 – 14) nella sede regionale di Via Labus, 15 a Milano è gratuito, ed è accreditato per l’attribuzione dei Crediti Ecm. Iscrizione GRATUITA e obbligatoria presso la segreteria dell’Unitalsi Lombarda: telefono 02-21117634 o tramite email all’indirizzo: segreteria@unitalsilombarda.it
Read MoreA Caravaggio la IX Giornata regionale dei sacerdoti e diaconi malati e anziani
Giovedì 21 settembre 2023 i Vescovi lombardi, riuniti per il consueto incontro della Conferenza Episcopale Lombarda presso il Santuario di Caravaggio, desiderano incontrare, per la nona volta, i sacerdoti anziani e ammalati delle loro diocesi per un momento di amicizia, condivisione e preghiera.
Questa giornata è da nove anni una tradizione consolidata grazie all’organizzazione dell’Unitalsi Lombarda e di tanti suoi benefattori, a cominciare dal Cav. Ernesto Pellegrini, che caratterizza il servizio dell’associazione non solo nei pellegrinaggi a Lourdes ma anche nell’assistenza ad anziani e ammalati nei territori in cui opera.
“Vivremo le celebrazioni nel santuario, e il seguente momento di convivialità, come momento privilegiato di ringraziamento per l’opera di tanti sacerdoti e diaconi permanenti che anche nell’infermità e nell’anzianità sanno essere un’attiva e orante presenza per la Chiesa” dice Luciano Pivetti, presidente di Unitalsi Lombarda.
Presiederà la concelebrazione Sua Ecc. Mons. Michele Di Tolve, il neo consacrato vescovo ausiliare di Roma e nuovo Rettore del Seminario Maggiore. Sarà un momento di saluto e ringraziamento di tutti i vescovi lombardi per questo sacerdote ambrosiano che assumerà importanti incarichi nella diocesi del Santo Padre.
TORNA IL TRENO
Le evoluzioni ed il progresso che hanno interessato il sistema dei trasporti nel corso degli ultimi decenni, ci ha imposto di adeguarci ai cambiamenti, per poter essere in linea con le trasformazioni messe in atto.
I nostri pellegrinaggi nascono centoventi anni fa, mediante trasporto ferroviario con partenza da Milano, dalla stazione di Porta Vittoria; stiamo parlando di pellegrinaggi che permettevano di raggiungere Lourdes dopo un lungo viaggio, della durata di circa 40 ore. Quando il convoglio giungeva nella stazione di Ventimiglia veniva agganciata, in testa dopo la vettura “attrezzata”, una macchina a vapore avente lo scopo di garantire continuità di riscaldamento al convoglio in territorio francese. Molti ricorderanno, negli anni ‘60/’70 le vetture cosiddette “100 porte”, che all’esterno delle porte di accesso agli scomparti, recavano l’immagine di una Croce Rossa: si trattava di vetture che già possedevano lunga vita, essendo state impiegate durante l’ultima guerra per il trasporto di militari feriti e ammalati.
Negli anni 1975/80 poter disporre di una vettura attrezzata costituiva davvero una rarità lussuosa, ma è proprio verso la fine degli anni ’80 che, durante la presidenza dell’avvocato Maurizio Scelli, grazie alle sue sensibilità e competenze in campo umanitario, vengono allestite a Trento le prime due moderne vetture attrezzate, aventi le caratteristiche che conosciamo per averle utilizzate negli ultimi anni. Nel contempo vengono resi più confortevoli anche gli scomparti riservati a personale e pellegrini, che passano da 8 a 6 posti, con la possibilità di poter reclinare i sedili, rendendo meno duro il viaggio, particolarmente nel periodo notturno. Permettono di allungare le gambe facendole riposare. Anche il tempo di percorrenza si riduce notevolmente, consentendo di raggiungere Lourdes, mediamente in 18/24 ore.
Anche le stazioni di partenza cambiano, e dopo porta Vittoria ci si trasferire allo scalo ferroviario di Porta Romana, dove disponevamo anche di un ampio capannone per deposito merci e qui, corre l’obbligo di dedicare una menzione particolare ai nostri gloriosi furgonieri che nel corso degli anni si sono dedicati in modo ammirevole all’allestimento e allo smontaggio dei nostri treni diretti a Lourdes o Loreto.
Le trasformazioni urbanistiche e dei pubblici trasporti che hanno interessato Milano, particolarmente nelle zone Vittoria – Romana, hanno imposto ulteriori spostamenti, dapprima a Sesto San Giovanni e poi ultimamente a Milano San Cristoforo.
I viaggi in treno costituiscono un ricordo indelebile per chi ha avuto la fortuna di viverli, nonostante i più abbiano ormai qualche capello grigio o addirittura bianco, e lo si intuisce dai loro racconti. Dopo l’accoglienza ad inizio pellegrinaggio, lungo il tragitto, si procedeva con la recita di più Ss. Rosari e con una S. Messa. Pratiche di pietà guidate da tutti i sacerdoti in viaggio; particolarmente commoventi erano le S. Messe che venivano celebrate direttamente nella vettura attrezzata, in comunione di spirito con gli ammalati, ma anche con tutti gli altri pellegrini, raggiunti negli scomparti grazie ad un sistema di audiodiffusione.
Nel corso degli anni, Unitalsi ha sempre guardato con attenzione l’evoluzione del sistema dei trasporti, adeguandosi, e ciò ha premesso di iniziare ad usufruire anche del trasporto aereo: oggi è possibile partire dai principali aeroporti lombardi con voli della compagnia aerea MaltaMedAir. diretti a Tarbes, rendendo quindi Lourdes raggiungibile in un paio d’ore.
Dal 2016, dopo aver constatato che il viaggio in treno diventava spesso faticoso, a causa di imprevisti che ne prolungavano la durata, si è optato per l’introduzione del viaggio in pullman. Possibilità di giungere a Lourdes dopo un viaggio, comprese le soste, di circa 12/13 ore. Si utilizza una moderna flotta di pullman gran turismo, ai quali si affiancano veicoli d
otati di pedana con elevatore mobile; dei veri e propri veicoli attrezzati, dotati di barelle e poltrone vip per consentire il carico di viaggiatori disabili che, se desiderano, potranno viaggiare semisdraiati.
Forse attratti dai racc
onti del personale che ne ha potuto apprezzare il fascino, o semplicemente per la voglia di sperimentare di persona, da diverso tempo ci sentiamo chiedere di ripristinare il tradizionale pellegrinaggio in treno. Quale occasione migliore, allora, del Pellegrinaggio Nazionale che si svolgerà dal 24 al 30 settembre? La nostra sezione Lombarda organizza un treno in comunione con la sezione Piemontese. Avremo a disposizione 228 posti su un convoglio che partirà dalla stazione di Milano San Cristoforo dove, ammalati, pellegrini, volontari, medici e sacerdoti potranno apprezzare i comforts con cui le Ferrovie dello Stato hanno dotato i nuovi treni. Partito da Milano il treno effettuerà una sosta alla stazione di Torino Porta Nuova, per consentire di caricare gli amici della sezione Piemontese, per poi ripartire alla volta di Modane e Lione in direzione Lourdes; un percorso diverso da quello tradizionalmente seguito da Milano, che costeggiava il mar Ligure e la Costa Azzurra. Con questo nuovo percorso, dai finestrini potremo apprezzare la bellezza delle Alpi della Savoia e del dipartimento francese di Alvernia-Ro
dano-Alpi; questo pellegrinaggio in condivisione con la sezione piemontese, ci darà anche la possibilità di condividere lo spirito unitalsiano, che deve caratterizzare tutte le persone che lo hanno fatto proprio, entrando nell’associazione e aderendo ai suoi principi costitutivi, e di conoscere nuovi amici piemontesi.
Concludendo, sento di rivolgere l’invito a vivere, o a rivivere per chi l’ha già sperimentata, la bellezza ed il fascino del pellegrinaggio delle origini: quello in treno.
Treni bianchi che viaggiano contro la luce nel tramonto, con il carico di sogni, con il desiderio di ritorna
re a casa con i buoni propositi, maturati nelle promesse formulate nel silenzio e nel discernimento ai piedi dell’Immacolata nella Grotta benedetta di Massabielle.
E’ difficile spiegare e descrivere i sentimenti, le speranze e le attese che ci hanno portati lì: ma la certezza che portiamo nel cuore, tornando, è che mai nessuno torna a casa uguale a come era prima di partire.
Per maggiori informazioni Untalsi via Labus ,15 Milano telefono 338 9856425 email segreteria@unitalsilombarda.it
*Presidente Regionale
Read MoreIL SANTUARIO DI CARAVAGGIO DIVENTA “REGIONALE”
IL SANTUARIO DI CARAVAGGIO DIVENTA “REGIONALE”
L’UFFICIALIZZAZIONE IL 26 MAGGIO CON LA MESSA PRESIEDUTA DALL’ARCIVESCOVO DELPINI
E CONCELEBRATA DAI VESCOVI DELLA LOMBARDIA
Milano, 23 maggio 2023 – Il Santuario di Santa Maria del Fonte a Caravaggio ricopre da sempre un ruolo centrale per i cattolici della Lombardia. Oltre a essere una meta costante di pellegrinaggi, in questo luogo mariano durante il difficile periodo della pandemia sono state celebrate la preghiera di affidamento dell’Italia alla protezione della Madre di Dio (maggio 2020) e diverse Messe in suffragio delle vittime del Covid-19.
Venerdì 26 maggio, la celebrazione al Santuario di Caravaggio per il 591° anniversario dell’apparizione della Vergine alla giovane contadina Giannetta (1432) e nella solennità di Santa Maria del Fonte, patrona della Diocesi di Cremona, assume un significato particolare. Nell’occasione, infatti, il Santuario – che tradizionalmente è sede degli incontri della Conferenza Episcopale Lombarda (CEL) – sarà ufficialmente riconosciuto come “Santuario regionale”.
A presiedere la solenne Messa pontificale sarà l’Arcivescovo di Milano e metropolita di Lombardia, nonché presidente della CEL, mons. Mario Delpini, insieme al Vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, e ai Vescovi di tutte le diocesi lombarde.
«La nostra terra devota venera e prega Maria in ogni luogo, sui monti e nei boschi, nelle città e nei paesini – spiega l’Arcivescovo Delpini -. Il Santuario di Caravaggio è il Santuario facile da raggiungere, è facile trovare il parcheggio, si cammina in piano e anche se piove si può stare al riparo. È il Santuario che non impone faticose salite o percorsi accidentati. È il Santuario della povera gente che, come la giovane Giannetta, ha già il peso della vita da portare e forse non sopporterebbe che anche la devozione imponga pesi e sacrifici. La povera gente vorrebbe piuttosto trovare presso Maria, la Madre di Gesù e la Madre di tutti, un luogo per riposare, per piangere ed essere consolata».
Continua mons. Delpini: «Lo riconosciamo Santuario regionale perché sia per tutti un invito a trovare sollievo nella preghiera. Si trova – per così dire – al centro della Lombardia, dove si incrociano tre province e tre diocesi e i Vescovi della Conferenza Episcopale Lombarda si trovano abitualmente a Caravaggio, ospiti della Casa di spiritualità, per le loro riunioni. Ci sono buone ragioni per questo riconoscimento. E c’è anche la speranza che il territorio che lo circonda continui ad essere ospitale, distensivo, non assediato da un traffico eccessivo, accogliente e cordiale per tutti».
«Nei suoi quasi seicento anni di vita – ricorda dal canto suo il Vescovo di Cremona – il Santuario di Caravaggio si è guadagnato un affetto enorme da parte delle comunità di tutta la regione e dei loro vescovi. Pensiamo a momenti straordinari di festa di popolo come le visita di papa Giovanni Paolo II o dell’arcivescovo Montini. Anche noi, con la nostra generazione, non vogliamo venire meno a questa gratitudine per Maria che qui ha portato una carezza di Dio alle nostre comunità».
Conclude mons. Napolioni: «La Chiesa di Cremona è fiera di questo progetto e umilmente si mette a servizio perché la comunione tra le Chiese lombarde possa crescere ancora. Mi auguro che tutti si sentano sempre più “di casa” nella preghiera, nella ricerca di Dio e nella grazia del perdono: davvero il Santuario sia un ospedale da campo accessibile a tutti».
La giornata entrerà nel vivo alle 10.30, con il solenne Pontificale presieduto dall’Arcivescovo Delpini e concelebrato da tutti i Vescovi della regione, con annessa indulgenza plenaria. Prima di entrare in Basilica i presuli, partendo in processione dal Centro di spiritualità, sosteranno al Sacro Fonte dove, dopo aver recitato l’atto penitenziale, sarà deposto un mazzo di fiori in omaggio alla Vergine.
Nel pomeriggio, come da tradizione, la Basilica resterà aperta per le visite al Sacro Speco e per la preghiera comunitaria del Rosario continuato, a partire dalle 14.30. Alle 16.40, poi, il Vescovo di Cremona presiederà la memoria dell’apparizione, con la lettura del messaggio della Vergine a Giannetta, l’aspersione dei fedeli e il canto dei secondi vespri.
Alle 18 la Messa in Basilica chiuderà le celebrazioni pomeridiane. I momenti di preghiera comunitaria proseguiranno però anche in serata, dalle 21, con il Rosario con i flambeaux sotto i portici: un’occasione che a Caravaggio si ripete il 26 di ogni mese.
A ricordare la dedicazione di Santa Maria del Fonte come Santuario regionale sarà incisa sull’obelisco la scritta “Santuario regionale della Lombardia”.
La celebrazione del mattino vedrà la presenza anche di una rappresentanza istituzionale di Regione Lombardia e del territorio di Caravaggio.
La Messa pontificale del mattino e la Memoria dell’Apparizione del pomeriggio saranno trasmesse in diretta tv su Cremona1 (in Lombardia sul canale 19 del digitale terrestre) e attraverso i canali web e social della Diocesi di Cremona e del Santuario di Caravaggio.
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